IL TURISMO NEGATO

di Guglielmo Olivero – Comunque la si pensi è difficile non essere d’accordo con il sindaco Guarnieri che, in un periodo di grave crisi economica, si lamenta dei negozi e dei bar chiusi in una domenica dove Albenga ospitava importanti eventi sportivi,  con tanto di famiglie al seguito. Turisti che si sono trovati, e proprio vicino nei luoghi in cui si disputevano gli eventi, negozi e bar chiusi, con la conseguenza di far apparire Albenga come una città fredda e non capace di mettere in evidenza le sue capacità turistiche.

Il sindaco Guarnieri può parzialmente consolarsi mettendola a conoscenza che anche in altre città della nostra provincia, Savona per esempio,  le serrande sono chiuse in concomitanza di importanti eventi. Forse non ci si rende conto che, in un momento dove è difficile arrivare a fine mese, sono manna dal cielo eventi che possono portare a preparare qualche cafè in più. È una mentalità difficile da far capire, convinti che i mesi estivi siano l’unica risorsa per il nostro turismo: ma questa mentalità è un’illusione come quella del posto fisso. 

Fino a quando non capiremo che la spiaggia è Una risorsa del nostro turismo, e non La risorsa, sarà inutile sperare che qualcosa cambi. Con il rischio, al prossimo evento, di trovare ancora il turismo negato per tanti potenziali nostri clienti.

 * Willypediarubrica Corsara di Guglielmo Olivero

3 Commenti

  1. Per rilanciare la città occorre re-distribuire le manifestazioni sul territorio per poter poi chiedere un sacrificio ai commercianti anche delle zone meno ambite, ove attualmente l’apertura festiva dell’attività rapresenta un costo anzichè un occsasione di guadagno…
    Non si potrà pretendere di ricevere gli ospiti in cantina ma almeno in cucina si. Quindi, bisogna che le zone sub-urbane e comunque non di pregio come il centro storico possano veder compensata la loro posizione da iniziative e manifestazioni.

  2. Caro Olivero, io posso parlare solo per la mia zona perchè non sono bene a conoscenza di altre realtà albenganesi. Preciso che domenica nella zona di Piazza Europa/Viale Italia dove si svolgeva una manifestazione di nuoto alla piscina comunale, vi erano aperti varii bar, negozi, panetterie, gelateria, giornali, tabacchi, la parafarmacia ecc. Certamente questi negozianti con i costi del personale e altro devono essere stimolati e penso che giudicando autonomamente decidano di tenere aperto o meno. Certo che se non cè richiesta anche la proposta cala. Bisogna però mettersi tutti intorno a una tavolo e questo ad iniziare dalle varie associazioni per avere un riscontro anche politico programmando le varie manifestazioni cosicchè da offrire un ventaglio di iniziative. Un saluto

  3. Sembrerebbe che l’assessore al turismo Bellingeri la pensi diversamente,visto che parla del turismo come prima risorsa in Liguria,con 5 milioni di fatturato e 75 mila persone, 40 mila imprese attive,come in evidenza sul Corsara di oggi,certo che in periodo di crisi bisogna combattere,ma per farlo ci vogliono le armi per farlo,non si può andare in battaglia con forchetta e coltello !!!Teniamo conto che si lavora meno e si paga maggiormente,oggi moltissimi lamentano che gli incassi non bastano per coprire i costi fissi!!

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