Il film della settimana in tv: “La ragazza con la valigia” di Valerio Zurlini

di Alfredo Sgarlato (La ragazza con la valigia” di Valerio Zurlini – RAI3 sabato 21 aprile ore 4,25) Difficile capire come mai un grande regista come Zurlini sia così poco noto. Forse è stata la sfortuna di essere solo grande in un periodo in cui il cinema italiano aveva dei giganti come Fellini, Antonioni, Visconti, Pasolini, De Sica. Forse il suo essere persona schiva e aristocratica in un paese che apprezza soprattutto i cialtroni e i piagnoni. Eppure almeno due suoi film, “Estate violenta” (1959) e “La prima notte di quiete” (1972), sfiorano il capolavoro. “La ragazza con la valigia”(1960) è il suo film più commovente.

Aida (una splendida Claudia Cardinale) è una ballerina che vuole cambiare vita. Si innamora di un ragazzo di buona famiglia (Jacques Perrin, alter ego del regista anche in “Cronaca familiare”, Leone d’oro 1962 ex aequo con “L’infanzia di Ivan”), ma il paese è piccolo la gente mormora e il loro sogno svanirà. Zurlini tratteggia perfettamente la vita di provincia e le personalità dei protagonisti.

I suoi personaggi sono sempre dei perdenti, giovani artisti incompresi, donne non amate, vitelloni disincantati. Quelli femminili sono quelli trattati con più affetto, anche quando apparentemente negativi. In questo Zurlini è vicino ad altri due grandi sottostimati, Pietrangeli – il padre dell’autore di “Contessa” – e Lattuada, per cui scrisse “Guendalina”(1957), il suo miglior film. Approfittate di questi rari passaggi televisivi per riscoprire queste pagine assolutamente non minori del cinema italiano.

* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato

1 Commento

  1. Buona sera. caro Signor Sgarlato,lei ha perfettamente ragione. Io sarà per l’età ma li ho visti tutti questi film e mi hanno veramente fatto pensare e riflettere. Il regista Zurlini forse non ha avuto quello che meritava veramente. Se riuscite rivedete almeno il film La prima notte di quiete, per me eccezzionale, la descrizione della provincia romagnola che potrebbe benissimo essere paragonata alla nostra provincia. Tutto bello, gli attori bravissimi, le scene, le musiche con una canzone per me mai valutata per quello che veramente voleva dire cantata da una splendida allora Ornella Vanoni. un saluto

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