Albenga, cresce l’ansia per microcriminalità e furti a Leca: i residenti chiedono l’intervento del prefetto

di Fabrizio Pinna – Una raccolta di firme sostenuta da Federconsumatori e una lettera con richiesta di incontro indirizzata al Prefetto di Savona, la dott.ssa Gerardina Basilicata, “in quanto massimo responsabile del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica”: ad Albenga, nella frazione di Leca, cresce l’ansia per la microcriminalità e i numerosi furti nelle abitazioni di cui sono stati vittime i residenti negli scorsi mesi [NdT: qui in pdf si può leggere il testo integrale della lettera inviata al Prefetto]. Criminalità in crescita e insufficiente presidio delle forze dell’ordine sul territorio, denunciano i cittadini esasperati. A portare avanti l’iniziativa, è stata Felicita Magone, per tre volte nel mirino dei ladri in queste ultime settimane.

«Da quindici anni vivo a Leca in una casa di campagna», racconta la signora Felicita Magone: «Finora, nonostante in famiglia fossimo tutti piuttosto rilassati e poco inclini a sbarrare porte e finestre, non era mai successo niente. Da tre mesi a questa parte abbiamo subito due furti e un tentativo di furto. La prima volta di giorno. I ladri hanno forzato una finestra e ci hanno svuotato la cassaforte, dopo averla letteralmente segata in due con un flessibile. La seconda volta è stata più drammatica. Mio marito si è svegliato alle 3 di notte quando un ladro stava entrando nella nostra camera da letto. Nel corso della stessa notte, sono state molte altre le abitazioni della zona visitate dagli stessi malviventi. Nel frattempo, oltre a rinforzare i sistemi di sicurezza e gli allarmi, abbiamo installato le telecamere e l’ultima volta, i ladri, hanno solo tentato di entrare in casa senza riuscirci, come dimostrano le immagini che abbiamo registrato e consegnato ai carabinieri».

«Da queste brutte esperienze – prosegue la signora Magone – e dal fatto che anche molti conoscenti e amici avessero subito la nostra stessa sorte, dalla necessità di rielaborare il trauma in forma propositiva e costruttiva e soprattutto per non contribuire a far crescere ulteriormente la già nutrita schiera di persone che hanno deciso di farsi giustizia da sé, con fucili da caccia e pistole, abbiamo pensato di scrivere una lettera al Prefetto e raccogliere le firme. In pochi giorni abbiamo raccolto 55 firme e mercoledì 11 aprile ho inviato la lettera», supportata da Federconsumatori Savona.

Non sfuggono alla signora Felicita Magone i problemi dovuti anche alla legislazione nazionale, ma la richiesta rimane quella di una “strategia” di deterrenza più efficace a livello locale, con una maggiore presenza delle forze dell’ordine a presidio del territorio: «la criminalità sta sicuramente aumentando e non è giusto che del problema se ne debba far carico soltanto il singolo. Va affrontato a livello collettivo. Dai contatti che ho avuto con le Forze dell’Ordine, ho appreso che i fondi destinati alla Compagnia di Albenga non sono affatto diminuiti. Sicuramente la situazione sul territorio è cambiata e poter disporre di più uomini aiuterebbe. Il punto centrale riguarda però la pena. I malviventi fanno i loro calcoli. A fronte di reati che hanno un impatto molto forte sulla vita della comunità come rapine e furti, le pene per chi li compie sono ridicole. Le Forze dell’Ordine per individuare i malviventi devono compiere lunghe indagini, con un notevole dispendio di energie in termini di tempo e uomini. Nel caso di furto in appartamento però dopo la cattura e l’arresto, si ha un risultato totalmente inefficace dal punto di vista della deterrenza: scarcerazione quasi immediata o pene di pochi mesi».

Nei prossimi giorni la signora Magone e i residenti di Leca d’Albenga che hanno firmato la lettera chiederanno un incontro con il Prefetto per discutere possibili interventi.

2 Commenti

  1. Ma come, dopo la vittoria della Rosy locale, tutto non andava per il meglio? la città era un paradiso, tutta pulizia e ordine. o no?

  2. …..tutte palle!!!!!!!!! non è vero!!!!!!!!! ad Albenga grazie allo sceriffo Guarnieri la microcriminalità è crollata!!!!!!!!…………e casomai è tutta colpa di Tabbo’

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