Sanità: a causa dei tagli saltano gli interventi al Santa Corona

di Claudio Almanzi – Sta divampando nel Ponente savonese la polemica a seguito della stretta sulla Sanità ligure che ha prodotto ritardi, o annullamenti di operazioni che erano state programmate da tempo. In particolare a proclamare il proprio disappunto è un cittadino che, essendosi messo in lista più di un anno prima, per un by pass gastrico ed avendo dovuto poi rimandare l’intervento per motivi di lavoro, ha visto procrastinare, a data la destinarsi la sua operazione. L’episodio ha visto protagonista Giuseppe Buschini, che vive a Calice Ligure e che per motivi legati al peso sta rischiando la propria vita: “Avevo deciso di chiedere al Santa Corona se tutto  era pronto per l’intervento- dice Buschini- e mi hanno annunciato che l’operazione era rimandata”.

Il paziente ora non conosce la data dell’intervento, ha anche dovuto riorganizzare tutta la  sua vita per prepararsi adeguatamente all’operazione e non ha ancora ricevuto una risposta: “Ho inviato-                  prosegue Buschini- in data 19 settembre una lettera alla direzione dell’Asl ed al Santa Corona, nella quale chiedevo delucidazioni sulla mia posizione, per conoscere se, quando e dove, ho speranza di essere sottoposto all’intervento che avevo programmato già da più di un anno e per il quale mi sono preparato per mesi. Ma con mia grande meraviglia devo confessare che non ho ancora avuto  alcuna risposta né telefonica, né scritta”. E conclude: “Per prepararmi adeguatamente all’operazione ho dovuto sottopormi a dieta, pagare vari ticket, fare numerose visite di controllo, esami, andare in palestra e dallo psicologo, chiudere il ristorante, mandando in ferie il personale. Poi di colpo vengo a sapere che l’intervento non si può fare”. Ora ha deciso di rivolgersi a “Striscia la notizia” ed al Gabibbo.

L’intervento a cui deve sottoporsi il signor Buschini non è cosa da poco ed il Santa Corona di Pietra Ligure è una delle più valide ed attrezzate strutture sanitarie nazionali in grado di compiere questi interventi. Anche altri pazienti si trovano in situazioni analoghe. “Speriamo – dicono – che decidano di esaurire le varie liste programmate in precedenza nei diversi reparti prima di chiudere, o ridurre i servizi come è previsto nel piano dei tagli”. Già in passato avevano preso posizione in difesa dei pazienti le pubbliche assistenze con lettere, inviate al presidente della Regione Liguria ed ai vertici delle Asl, nelle quali si mettevano in luce le problematiche già esistenti che si aggraverebbero ancor più con i preannunciati tagli. Dopo le marce di protesta di Genova, Albenga, Cairo, Alassio e Finale Ligure i cittadini ora sperano di essere aiutati dalla televisione, cioè andare da “Striscia la notizia” ed essere sostenuti dal Gabibbo: “Comunque- conclude Buschini- ho voluto sollevare il problema perché ritengo sia una questione di principio e di civiltà, quella di pretendere, come contribuenti, di ottenere un servizio degno di cittadini e non da sudditi”.

2 Commenti

  1. Continua lo smantellamento progressivo e inarrestabile degli ospedali del ponente, ora che Albenga è quasi dissanguato e reso come un poliambulatorio, con attività operatoria ridotta ad una seduta alla settimana (per rispermiare la mirabile cifra di 30.000 euri che nessuno sel o crede..) e il resto per bassa complessità ( non si capisce il vero motivo di sotto-utilizzare le 4 sale operatorie che tutti invidiano per fare cisti e ernie) si dedicheranno a smontare Santa Corona un pezzetto al giorno fino a quando sarà tolta una specialità strategica e funzionale al DEA di secondo livello e allora… sarà fatta. La torta sarà fatta perchè nel frattempo il mini dea di Savona si è arricchito di specialità non dovute in quel tipo di ospedale con ridondanza di reparti primari e specialità che dovrebbero stare in un DEA di 2 Livello cioè a Pietra.
    Il fine ultimo è questo, dato che per qualcuno in regione “…l’offerta ospedaliera savonese (intesa provinciale) è eccessiva spvrabbondante rispetto alla richiesta…” e ancora: ” la missione dell’ospedale di Albenga …se non fosse per il progetto di recupero fughe… ” oppure stigmatizzando una “mancata integrazione tra gli ospedali di Pietra e Albenga che in realtà non hanno mai iniziato a fare ( ovviamente sarebbe stato troppo “pericoloso” per il progetto…).
    Ecco i risultati: fior di primari , eccellenze della sanità del ponente sia di Albenga che di Pietra, medici che richiamano moltissimi pazienti da ogni dove e anche da fuori regione (con ovvii benefici anche in termini di mobilità sanitaria attiva ..DRG che le altre regioni pagano alla nostra…aspetti che stanno così a cuore agli “strateghi” sanitari..) sono stati messi in un angolo e sottomessi ai reparti che hanno migrato come sede principale a Savona. Ovviamente. Come facciaqno questi primari scienziatissimi savonesi ad avere così tante opportunità non si capisce…
    Risultato finale, una pesante e pericolosa penalizzazione per le popolazioni di Albenga e Pietra, un bacino che oltrepassa le 100.000 persone di inverno, residenti e che in estate triplica.
    Le esigenze di queste persone evidentemente.. sono minime, secondo qualcuno, visto che ..”l’offerta ospedaliera è sovrabbondante e eccessiva rispetto alla richiesta….” ?
    Fino a quando dovremo subire umiliazioni da questo sistema ?

  2. Dire che l’interruzione delle sedute operatorie genera risparmi è:
    – disdicevole sul piano etico e morale, dovendosi fare la scelta “tu si tu no”;
    – deprecabile sul piano economico finanziario, a fornte di altri tagli che invece non vengno presi in considerazione (dove si inizia a risparmiare in momenti di ristrettezze in una famiglia…dalle sedute dell’estetista o dal pasto di mezzogiorno?..)
    – poco efficace in termini economici, dovendo subire la regione liguria la mobilità passiva scatenata dalle fughe di pazienti verso ospedali fuori regione le quali generano costi di DRG che a dostanza di dua anni arriveranno..
    oltre che poco incisivo sul piano dei risparmi in quanto si parla di cifre modeste ( le quali ora qualcuno dovà esibire..).
    -poco oculato anche sul piano politico, perchè la perdita di consensi che ora stà provocando quest apolitica si riflette su tutta la maggioranza regionale.

    Quindi ci si chiede : PERCHE’?
    Quale è il fine ultimo?
    Se sono in buona fede perchè non hanno un guizzo di umanità, la quale dovrebbe prevalese su tutte le logiche che sono state elencate?
    Peccato aver scoperto che una maggioranza che si dichiara di sinistra dimostra di aver così poca umanità con il popolo.
    Purtroppo la gente è indifesa e ora aspetta soltanto che qualcuno faccia giustizia.
    Non si può credere che questi politici che dovrebbero operare per il bene comune non comprendano queste motivazioni…
    Il problema da gestire ora per i governanti è che in questa epoca la diffusione delle informazioni e delle notizie, anche nei dettagli è così veloce e capillare che si è scatenato un meccanismo di auto coscenza anche nelle persone comuni che la faccenda non è più sanabile: la gente è incazzata nera e inizia a capire aspetti che prima erano soltanto dedicati agli addetti ai lavori.

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