Eraldo Ciangherotti descritto dal suo Giornale come “il migliore” degli assessori di Albenga

di Mary Caridi – Lo ammetto, quando ho letto l’articolo di Massimiliano Lussana pubblicato su Il Giornale del 5 settembre e lo scambio di “carinerie” tra Eraldo e Massimiliano, con tanto di articolo in prima pagina  ” caro Massimiliano…” e lui che lo ripagava subito di tanta dolcezza con un articolo che ha toccato le vette più alte in alcuni passaggi che mi hanno lasciato senza fiato e che riporto nelle parti che il collega dedica ad Eraldo.

tratto da  articolo de Il Giornale, pagina regionale de il 5 settembre 2010 :

“….La Rosy, invece. Se tutti i leghisti fossero come lei, basterebbero cinque minuti ad indicare un esponente del Carroccio come candidato sindaco di Genova. Perchè Rosalia Guarnieri – che, come si evince dal nome, nordica al cento per cento non dovrebbe essere – sta facendo benissimo ad Albenga. Fin dal giorno in cui ha nominato la giunta, mettendo molte persone giuste al posto giusto, a partire dal più bravo di tutti, l’assessore ai servizi sociali Eraldo Ciangherotti, uno che – con la sua storia di volontario nel centro di aiuto alla vita ingauno – porta sulla pelle, sui calli, sulle suole delle scarpe la sua passione per la difesa dei più deboli. Ma i più deboli davvero, quelli che non hanno nessuno che li difende..” per dare un tocco di esagerazione che non ha precedenti nella storia del giornalismo con le seguenti affermazioni: ”
Il cuore di Eraldo, quello che fa la differenza, traspare dalle poche righe che abbiamo pubblicato nella pagina precedente. Io, a uno che pensa così, farei fare anche il sindaco di Genova, il presidente della Regione, il presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica e pure il presidente del mondo.

Uno scambio di ruffianeria tra colleghi che scrivono sullo stesso giornale, un ammirazione reale per l’assessore Ciangherotti, un imbarazzante cartolina per mettere Ciangherotti in cielo e buttare tutti gli altri assessori della Giunta, a parte Santa Rosalia, nell’inferno? Se queste accalorate parole avranno, magari fatto piacere al prode Erald, avranno sicuramente fatto scattare un rigetto in quegli uomini, eletti dai cittadini, votati, e che per campare i voti hanno si, loro, scarpinato e consumato suole, descritti come ombre o nanetti all’ombra dell’amico Eraldo. Il Lussana vive ad Albenga? Chi gli ha fornito le informazioni sui poverelli assessori? E non è stato  imbarazzante per colui che ha ricevuto le lodi, vedere che l’amico non stima nè il Vice Sindaco, nè gli assessori che il Lussanna boccia senza appello a solo pochi mesi dal loro mandato? La tentazione per loro potrebbe essere, davanti a tanta ambizione, di segarlo prima che diventi Presidente del mondo, della Liguria, passando prima per una futura candidatura a sindaco di Albenga.Inoltre enfatizzare il bene  fatto a favore dei deboli e vantarlo come biglietto da visita per una carriera politica è, a mio parere, opera più del demonio che di quel Dio nel nome del quale si dice di agire.Consiglio di scendere dal paracadute e rimettere i piedi per terra.

*A Modo Mio – rubrica corsara di Mary Caridi

10 Commenti

  1. Ci sono assessori e consiglieri che sono saliti grazie ai voti dei cittadini e che davvero si son consumati le suole e fatti venire i calli a suon di scarpinare porta a porta…
    L’Araldo è assessore senza i voti dei cittadini. Questo è palese e bisogna ricordarlo, se si vuole stare ben aggrappati alla realtà e coi piedi per terra…
    Quanto ai voli pindarici dell’articolo di cui parlate… mi ritorna in mente l’espressione “Vittoria di Pirro”…

  2. L’assessore paracadutista (grazie al giornalista che ha dedicato tanto spazio alla notizia) è un’abile manipolatore (Tabbo’ ci casca sempre), conosce ed utilizza molto bene i media secondo necessità (anche la pubblicità del suo studio sulle magliette di un rione)…ma definirlo il migliore di sempre è azzardato…se si occuperà decentemente del suo assessorato alla fine del mandato si potranno esprimere giudizi ma così presto per favore noooooo

  3. Poetessa dalle mille polverine bianche,cantore dalle mille goccioline delle saune di coppia, lui che arrossisce al tuo cospetto e ti ama…incrocio di lame…chissà se conviene…Genova materna che tutti accoglie.

  4. CARISSIMO GIAN CI PUO’ SPIEGARE COSA SIGNIFICA POETESSA DALLE MILLE POLVERINE BIANCHE VISTO CHE NON HA ANCORA DATO RISPOSTA? POI SA QUI DUE SONO I PUNTI:
    -INNANZITUTTO VERGOGNA DOVREBBE AVERNE ERALDO CIANGHEROTTI CHE SI E’ PALESEMENTE FATTO SCRIVERE UN ARTICOLO PIENO DI SMANCERIE NEMMENO GIUSTIFICATE E SORRETTE DA FATTI, EVENTI ECC;
    -PUNTO SECONDO NON MI PARE FOSSE L’ARTICOLISTA A SEGUIRE L’INFORMAZIONE DEL PRECEDENTE SINDACO…EPPURE UNA PERSONA CHE SCRIVE IN MANIERA COSI’ DETTAGLIATA NON DOVREBBE CADERE IN CERTE DISATTENZIONI…

  5. @gian- ma che significa quello che hai scritto? poetessa dalle mille polverine bianche cosa vuol dire? ti spiace dirlo anche a noi, magari lei sarà acida, ma tu ambiguo nelle insinuazioni …

  6. vorrei commentare le alate parole del lussana ma non voglio finire in galera e mi auto censuro

  7. Una notizia c’è in questo articolo ed è chiara.
    La poetessa dalle mille polverine bianche non ha ricevuto mai articoli degni di nota, neppure quando era a gestire l’informazione di Tabbò, dal Palazzo.
    Così soltanto si spiega l’acidità del pennino… chiamarla penna sarebbe offensivo per chi degnamente fa il lavoro di giornalista.

  8. -Una regalìa frutto di amicizia, tesa a rendere un po’ di credito a chi, ad oggi, è unanimemente definito “l’assessore più odiato dagli italiani”.
    -Una marchetta a chi non gode del suffragio popolare e occupa una poltrona in “virtù” di accordi elettorali e di chissà cos’altro…
    -Un pessimo esempio di giornalistico di regime…come è nello stile della trombetta del PdL.
    -Una stortura informativa degna della pagina di satira di un qualsiasi giarnalino umoristico;
    …un sacco di altre cose che la decenza e la censura mi impedirebbero di dire.

  9. e vai cianghe finalmente appare un vero albenganese che strofina tutti e tutto il prossimo evento del comune la riappertura di cogoleto per far posto all’araldo di rosso vestito

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